Per questa presentazione e per le domande un poco differenti, ho deciso
di riportare qui l’intervista del 1 Ottobre. E ripercorrendo gli attimi di quel
giorno, che per me rimarrà indelebilmente stampato nei ricordi, vi riporto qui
una ricostruzione dell’intervista della mia seconda presentazione.
Per iniziare, parlaci un po’ di te…
Piacere, io sono Silvia e ho vent’anni. La scrittura è diventata uno
dei miei più grandi hobby e un’altra importante passione. Ma nella vita io
lavoro a contatto con la mia più grande passione che è la cucina. In aggiunta
da circa un anno collaboro con un giornale locale, Il Melegnanese, occupandomi
di una rubrica culinaria legata alle nostre tradizioni.
Com’è nata l’ispirazione di scrivere?
L’ispirazione è nata inizialmente dalla mia passione per i film e la
voglia di creare nuove storie. Poi un giorno, improvvisamente ho cominciato a
riportare sul foglio i miei pensieri è lì è stato l’inizio. Ho cominciato a
scrivere e solo dopo aver messo un punto alla storia, mi sono resa conto di
aver scritto un libro.
Che cos’è “Amore galattico?
Amore galattico è una storia che parla d’amore ma anche di
fantascienza. Fantascienza in rosa; trattando uno degli argomenti più discussi
e controversi della storia e del mondo, i “cerchi nel grano”: che per l'opinione di alcuni
sono dei messaggi alieni, per altri scherzi di noi umani. E la storia parla di
Sisy, una ragazza comune che vive in America e che un giorno, grazie ad un
fulmine arriva ad avvicinarsi al mistero dei cerchi nel grano. Appassionandosi
ancora di più e iniziando a “inseguire” questo mistero.
Perché hai scelto proprio il tema fantascienza?
Il tema fantascienza mi ha sempre appassionata e sono davvero
interessata a tutto ciò che lo riguarda. Ho scelto proprio il tema
fantascienza data la sua particolarità, per la sua parola “Fanta/scienza” che unisce fantasia
con realtà, lasciando spazio all’immaginazione ma trovando contatto con dei
punti fermi con la vera e propria scienza. E raccontando storie dove vi si
possono trovare alieni, mostri o mutanti.
C’è un messaggio in particolare che vuoi lanciare al lettore?
In realtà ci sono due messaggi racchiusi nella storia. Il primo è
raccontato in una frase molto ricorrente, dove la protagonista
trova egoistico pensare che siamo soli nell’universo. Personalmente io credo
che esistano altre forme di vita, ma ovviamente rispetto chi non crede
dichiarando almeno di lasciare aperta quella possibilità. Dando cioè ovvia la
possibilità che non esistano, come quella che esistano. Direi "un cinquanta e
cinquanta". E poi l’altro messaggio è quello sottolineato da una mia frase che
dice “l’amore non ha schemi, non ha codici, ne confini…solo cuore…”, perché penso che l’amore non può essere circoscritto e deve seguire il cuore.
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Ringraziando tutti i presenti alla presentazione, lascio spazio a voi. Se c'è qualche domanda che vorreste farmi, a proposito del romanzo e di questa storia postatela nei commenti e vi risponderò.
A presto! :)
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